Da Dalmazia Nazione a pagina 19:
Scrittore e poeta zaratino dell'esilio, dirigente di associazioni di esuli. Nasce a Zara l'8 dicembre 1930, dal 1948 è esule a Venezia.
È saggista, romanziere e poeta. Uno dei maggiori filoni della sua ispirazione è costituito dalla vicenda dell'esodo.
Vince numerosi premi letterari ed è stato oggetto di alcune tesi di laurea.
È consigliere del Libero Comune di Zara in esilio - Dalmati italiani nel mondo.
Tra i suoi romanzi ricordiamo:
Calore, Venezia, 1971.
C'ero anch'io, Milano, 1987.
Ciò che ho visto girando il mondo: nei soliti luoghi o nei posti più strani: avventure, incontri, esperienze, Pasian di Prato, 1999.
Confessioni al figlio, Venezia, 1972, 1976.
D...come dalmata: poesie nel dialeto de Zara, Udine, 1998.
Da un mare all'altro, Padova, 1965.
Dio è un buffone?: incontro con il Padreterno in un'osteria di campagna, Venezia, 1991.
I pensieri che non contano, 2000.
Il sorriso che morde: storia dell'epigramma attraverso i tempi, Poggibonsi, 1980.
Impressioni della Zara di oggi.
L'Italia degli impegnati, Venezia, 1969.
La corsara, S. Michele di Pagana, 1966.
Non me ne frega niente, 1993.
Ofelia, Venezia, 1970.
Ora che invecchio, Venezia, 1989.
Pettegolezzi d'attualità, Venezia, 1969.
Storia di un retro bottega, Padova, 1966.
Trentatre misteriosi eventi, Faenza, 2002.
Un culo così, Poggibonsi, 1979.
Un Tommaseo mal conosciuto, 1974.
Una vita ladra, Padova, 1971.
Uomo curvo, Trieste, 1959.
Zara: indugi al tramonto.
Zara, la guerra, l'esodo e Noi esuli molti anni dopo sono pubblicati in G. Bedeschi, Fronte italiano.
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